sabato 18 giugno 2016

AQUILA E LE ORIGINI DELLO SCIAMANISMO

Dicono i custodi delle storie sacre dello sciamanismo che l'essere umano esiste sulla terra da migliaia di anni. Molto tempo fa, nel tempo della prima umanità, i nostri antenati delle stelle che vivevano nella parte est del cielo guardarono giù e videro che gli esseri umani si riproducevano così velocemente che a breve avrebbero reso invivibile il nostro pianeta . Per proteggere l'equilibrio del nostro mondo gli antenati delle stelle scelsero di "introdurre" la malattia nell'uomo, non potendo però prevedere che questa avrebbe poi avuto degli effetti troppo drastici sull'umanità.

Così essi si riunirono in concilio nelle sette stelle delle Pleiadi per capire come aiutare l'umanità che ora moriva troppo rapidamente. Segeen Sebdeg, che viveva nel mezzo dei cieli, decise di mandare Aquila sulla terra perché fosse l'iniziatore della tradizione sciamanica di guarigione.
Quando Aquila arrivò sulla terra si unì ad una ragazza che vide addormentata sotto un albero e il loro figlio, Mergen Hara, divenne il primo sciamano. Egli divenne molto potente, tanto da riuscire a richiamare in vita i morti: finì con l'abusare dei suoi poteri e per questo venne punito dagli antenati del cielo.

Il tempo della prima umanità fu un tempo di pace e di felicità sulla terra e di armonia con gli antenati delle stelle. Successivamente alla venuta di Aquila gli antenati dei cieli dell'est e quelli dei cieli dell'ovest entrarono in conflitto per decidere chi dei due avrebbe dovuto avere più influenza sullo sviluppo della terra. Atai Ulaan delle stelle dell'est e Han Hormasta delle stelle dell'ovest, fratelli, si fecero guerra; le potenti armi usate dal primo avvelenarono la terra, causando una quasi estinzione della vita, e arrivarono ad oscurare e minacciare il sole.

Abai Geser, figlio di Han Hormasta, viaggiò sino alle Pleiadi per cercare il consiglio della saggia madre Manzan Gurme Toodei: lei rispose che se il sole fosse stato danneggiato tutta la vita presente nel nostro cielo sarebbe morta e che l'unica soluzione in grado di guarire la natura era l'Uccello del Cieli, la cui schiena recava "parole scritte in oro" e il petto "parole scritte in argento". Questo Uccello sciamano dei Cieli era in grado di volare nel cosmo e di cantare "parole di potere" in grado di guarire. Così Abai Geser lo portò a Manzan Gurme Toodei, la quale lo utilizzò per guarire il sole e ripristinare la vita anche sul nostro pianeta.

Quello che in Siberia è conosciuto come Uccello sciamano dei Cieli, trai nativi Americani e in India è conosciuto come Uccello di Tuono, e queste stesse storie di cui state leggendo sono descritte nei testi storici Induisti. Inoltre abbiamo già trovato la descrizione delle navicelle celesti che condussero i nostri antenati sulla terra, sempre descritte "d'oro e d'argento".

Questo mito è presente in tutte le culture sciamaniche, perfino in quelle più distanti geograficamente, come ad esempio la cultura Cuna dei Caraibi che ricorda come lo sciamanismo sia stato insegnato da Ipeorkum, giunto sulla terra a bordo di un disco d'oro chiamato "olopatte". I Cuna affermano che il primo sciamano fu il bambino ritrovato su di un albero al momento del ritorno in cielo di Ipeorkum.

La nostra storia prosegue dicendo che ci fu un ulteriore scontro trai due fratelli, che nuovamente portò all'avvelenamento del pianeta. Le lacrime degli esseri umani e degli animali arrivarono alla nostra madre nelle Pleiadi, la quale si rivolse a Esege Malaan, padre di tutti gli antenati del cielo e dell'umanità, per riunire un nuovo concilio nelle sette stelle e persino sulla luna. Venne deciso che Abai Geser, grande in amore e compassione per l'umanità, si sarebbe incarnato sulla terra volandovi come un'Aquila per guarire e salvare il mondo. Dopo aver purificato la terra e aiutato gli esseri umani, Abai Geser risalì al cielo. I trentatré guerrieri del cielo che erano scesi ad aiutarlo rimasero però sul nostro pianeta, presero casa all'interno delle montagne Sayan per divenire i custodi della natura e i protettori degli sciamani di tutto il mondo.




Bibliografia

MIRCEA ELIADE, Lo sciamanismo, Ed.Mediterranee

GRAHAM HANCOCK, Sciamani, Tea Edizioni

SARANGEREL, Cavalli di Vento, Ed.Punto di Incontro

SARANGEREL, Choosen by the Spirits, Destiny Books


Letture consigliate

ANNE CAMERON, Le figlie della Donna di Rame, Terra di Mezzo

H.H. MAMANI, Negli occhi dello sciamano, Sonzogno

CREDO MUTWA, Il canto delle stelle, Ed.Punto di Incontro

ENZO BRASCHI, Figli del Tuono, IdeaLibri

ENZO BRASCHI, Vicini alla Creazione, IdeaLibri

ANNE GIVAUDAN, Alleanza, Ed.Amrita

FRANK WATERS, Book of the Hopi, Penguin Books


lunedì 15 febbraio 2016

IN PREGHIERA PER UN NUOVO MONDO


Gli antichi sapevano che la galassia è come un grande fiore che ruota su sé stesso con un grande sole come centro. Il fiore è anche posto sugli altari delle tradizioni spirituali di tutto il mondo come offerta e simbolo di preghiera.

L'11 luglio 2008, durante una cerimonia avvenuta in Castellaneta, provincia di Taranto, una immagine straordinaria è comparsa nelle nuvole sopra al tramonto: ho visto una bambina inginocchiata che offriva un grande mazzo di fiori ad una alta figura femminile; mentre guardavo questa visione ho sentito una voce dirmi che la figura femminile era la Madre Divina, l'universo, che la bambina era l'anima dell'umanità e i fiori le preghiere che avremo dovuto offrire per poter attraversare un momento difficile che sarebbe giunto di lì a pochi anni.

Successivamente ho cercato altre informazioni riguardo questa visione che ebbi il dono di ricevere: ho ritrovato l'immagine del fiore offerto alla Madre Divina nella tradizione Maya, nei miti degli aborigeni Australiani, nelle cerimonie Waitaha della Nuova Zelanda e nell'apparizione della Santissima Vergine a Lourdes. E così come i Maya hanno indicato il 2012 come inizio di un nuovo ciclo cosmico, ho trovato che in Tibet era stato profetizzato l'avvento di una nuova era di pace chiamata "Età dei fiori".

Secondo la saggezza indigena, il 21 dicembre 2012, per il nostro pianeta e per l'intero sistema solare, è iniziato un periodo di transizione che si concluderà il 21 dicembre 2017 e che porterà alla nascita di un mondo completamente rinnovato e armonioso: il Quinto Mondo. Nel corso di questi anni il nostro pianeta si trova a transitare nella banda dei fotoni, una zona del nostro universo attraversata da particelle luminose ad alta energia. Queste particelle di luce, che influiscono sul cervello, sulle ghiandole endocrine e sul sangue, hanno l'effetto di amplificare al massimo il naturale fenomeno di risonanza tra il cuore umano e il pianeta terra.

Le emozioni provate dal nostro cuore, il quale produce un campo elettromagnetico 5.000 volte più potente di quello del cervello, vengono trasmesse al campo elettromagnetico che circonda la terra e che è il responsabile dei grandi mutamenti climatici, dall'eruzione dei vulcani agli spostamenti della crosta terrestre. Siamo dunque noi a decidere l'andamento di questi anni: più sperimenteremo emozioni di pace e di amore e più questa transizione sarà breve, dolce e sicura; di contro, se continueremo a sperimentare le emozioni della rabbia e della paura, portando avanti il materialismo e rifiutandoci di riconoscere il Creatore, allora la transizione sarà molto difficile e vedrà solo una parte di umanità giungere alla sua conclusione.

Ecco perché le profezie indigene, e le visioni mandate agli sciamani di tutto il mondo, indicano la preghiera come mezzo per camminare in questo tempo di passaggio e favorire la nascita di una nuova realtà planetaria di pace. Una preghiera di guarigione e di pace si muove dal cuore di chi la offre sino al Cuore del Cielo, per poi cadere come pioggia nelle anime e nei cuori dell'umanità. E tanto più la preghiera ci porta in comunione con la Sorgente Divina di luce e di amore che è nel nostro cuore, tanto più questa luce e questo amore scendono a colmare e guarire i pensieri e i sentimenti delle persone, e dunque la terra.
Possiamo usare la preghiera per aiutare il risveglio della coscienza nel genere umano: per rendere compassionevoli i rappresentanti del popolo, per aiutare i fabbricatori di armi e le forze militari a scegliere la pace, per ricordare a questa umanità materialista il nostro essere figli del Creatore, per sostenere coloro che lottano per difendere l'umanità e la terra, per guarire gli ammalati, per confortare chi ha bisogno.
Inoltre è dimostrato come la preghiera possa purificare l'aria e l'acqua dagli agenti inquinanti, riparare aree danneggiate della stratosfera terrestre e ripristinare l'equilibrio del pianeta. Per poter realizzare tutto questo è sufficiente che gruppi di persone si uniscano in preghiera.

Laddove le persone pregheranno la natura si manterrà in pace e il Cielo le proteggerà dai mali causati dall'uomo.

Coloro che pregano perché la Madre Divina dia presto alla luce il Quinto Mondo entrano in armonia con il cuore della terra e con il Cuore dell'Universo: il Creatore assicurerà il loro passaggio nella transizione sino a farli emergere nel Quinto Mondo.

Chi prega trova casa sicura presso l'amore del Creatore, come espresso dalle parole della profezia Hopi: "La salvezza arriderà a chi ha la pace nel cuore, essendo il cuore il vero rifugio contro la morte. Coloro infatti che non hanno preso parte alla divisione ideologica del mondo entreranno nel Quinto Mondo, siano essi Neri, Bianchi, Rossi o Gialli. Tutti loro saranno Uno: fratelli e sorelle, perché nel Quinto Mondo i beni materiali verranno distrutti da quelli spirituali. Sotto il loro potere si creerà un solo mondo, una sola nazione, un solo potere, quello del Creatore. Il Quinto Mondo è già cominciato. Le sue fondamenta sono state posate dagli umili di tutte le nazioni, di tutte le tribù, di tutte le minoranze razziali."

Andrea Silletti (Figlio del Tuono), Masciaro

venerdì 12 febbraio 2016

IL CUORE DELL'UNIVERSO-Insegnamento sulla Preghiera


Nel più alto cielo esiste una grande luce che ha generato e che sostenta l'universo intero; gli antichi chiamavano questa luce "sole centrale" oppure "cuore dell'universo". Questo corpo luminoso, che è il primo nato, continua a dare alla vita nuove stelle e pianeti per mezzo delle potenti vibrazioni che emette; la sua energia permea il cosmo sotto forma di luce e di suono, e quando questa energia si fa più densa allora nascono i corpi celesti.

Così come il sole centrale è considerato il Padre della vita nell'universo, l'immenso spazio di luce e suono in cui è immerso è considerato la Madre Cosmica di tutte le cose. La Madre e il Padre, unità inseparabile, sono il volto visibile del Creatore, ovvero il modo in cui il Mistero si è manifestato nell'attimo in cui è nato l'universo. Gli antichi raffiguravano questa realtà sacra con l'immagine di un sole d'oro che emerge da una coppa d'argento.

La natura della Creazione è tale per cui una scintilla del fuoco che arde nell'universo esiste all'interno del cuore di ciascun essere vivente. Questo punto luminoso che si trova al centro del cuore è l'estensione del Padre, mentre l'energia d'amore che lo circonda e che riempie il cuore è l'estensione della Madre.

Così il Creatore, Padre e Madre della vita, è la fonte di luce e amore che risiede sia nell'alto del cielo che nel nostro cuore.

Il Cuore dell'universo è collegato al cuore della galassia, che è collegato a quello del sole, che è collegato a quello della terra, che è collegato al nostro; a sua volta il nostro cuore è uno con il Cuore dell'universo in un grande cerchio della vita. Quando accendiamo una candela la sua fiamma è l'estensione del fuoco che arde in tutte le cose: per questo le candele sono usate nella preghiera.

Il Cuore dell'universo crea la vita semplicemente splendendo, ovvero irradiando da dentro secondo la sua Volontà. Così come Egli crea la vita mediante le sue vibrazioni, allo stesso modo il cuore umano crea la realtà per mezzo delle sue emozioni. Questo processo di creazione dal cuore è chiamato Preghiera.

Una preghiera, per esser tale ed efficace, deve essere come un Sogno ad occhi aperti: all'intenzione del cuore si devono unire l'immaginazione della mente e il suono delle parole. Una preghiera deve essere la semplice espressione di quanto avete nel cuore. La chiave della preghiera è la "sensazione", ovvero il sentire con il cuore e con i sensi la vostra preghiera come già realizzata. Se pregherete con fede e costanza allora vedrete il risultato.

Per comprendere come la preghiera possa trasformare la realtà che ci circonda immaginiamo che il cuore di ciascun essere sia un pozzo, e che l'energia in ciascun cuore sia l'acqua in esso contenuta. La preghiera di una persona innalza l'energia nel cuore di tutta l'umanità come la luna, con la sua forza di attrazione, fa alzare l'acqua contenuta in tutti i pozzi della terra. Poiché siamo tutti figli della stessa energia, la preghiera è un intento che agisce sulla matrice comune di tutta la realtà. Detto con le parole della maestra di saggezza Donna Bisonte Bianco: "La Terra è tua Nonna e Madre e Lei è sacra. Ogni passo mosso su di Lei dovrebbe essere come una preghiera. Quando tu preghi in questo modo stai pregando con e per tutti gli esseri dell'universo."

Il vostro cuore è la coppa che contiene l'immenso amore dell'universo, e il suo centro è la Fonte a cui rivolgersi per ogni bisogno con la certezza di essere esauditi. Pregare significa unirsi al Creatore che è nel nostro cuore per diventare a nostra volta Fonte di pace, amore e armonia per il mondo intero.

Possa questa consapevolezza generare in voi gratitudine e umiltà, cosicché possiate pregare e fare il bene con tutto il Cuore.

Gesù disse: "Io sono la luce che sovrasta tutti loro. Io sono il tutto. Il tutto promanò da me e il tutto giunge fino a me. Spaccate del legno, io sono lì dentro. Alzate la pietra, e lì mi troverete." -Vangelo di Tomaso


Andrea Silletti (Figlio del Tuono), Masciaro

giovedì 22 ottobre 2015

Introduzione al lavoro con gli Antenati-la pratica della Reverenza degli Antenati

La pratica che trovate qui descritta è il fondamento della reverenza per gli Antenati-è una pratica universale che ritroverete dalla Siberia al sud Africa, dal Messico al Tibet. Onorare la memoria degli Antenati serve a purificare l'albero genealogico, benedice coloro che hanno viaggiato verso la Casa del Cielo e quanti continuano il cammino su Madre Terra.

Generalmente, questo altare con le sue offerte vengono approntati in occasione della festa dei morti, dal 31 ottobre al 2 novembre- ma va ugualmente bene per uno solo di questi giorni, come pure per una novena di preghiera precedente la festa.
Inoltre questo stesso altare viene utilizzato da quanti hanno la reverenza degli Antenati come parte del loro lavoro spirituale durante tutta la vita.

Mentre l'acqua e le candele dovrebbero essere rinnovate ogni giorno, il cibo non deperibile come grano e altri cereali andrebbe rinnovato settimanalmente o una volta al mese. Il cibo deperibile viene in genere lasciato sull'altare per tre giorni, mentre i fiori freschi vengono cambiati settimanalmente.

Come potrete comprendere leggendo la preghiera del rituale, quando si offre agli Antenati si enumera sempre quanto si sta donando e la ragione, ad esempio: "vi offro quest'acqua perché possa donarvi pace, questo pane perché possa donarvi amore e questi fiori perché il Creatore possa accordavi tutte le benedizioni di cui avete bisogno."

AVRETE BISOGNO DI:

-un panno bianco, blu o rosso da stendere sull'altare (che sarà un tavolino apposito in un angolo tranquillo e pulito della casa);

-un libricino di carta o in alternativa una serie di foglietti di carta o cartoncini sui quali scriverete i nomi di TUTTI gli Antenati della vostra famiglia, da parte di madre e da parte di padre;

-le fotografie dei vostri Antenati (sono facoltative, a vostro piacere, va bene anche se non le avete di tutti, importante è che nella foto ci sia solo la persona in questione);

-un bicchiere o piccolo catino di acqua fresca (questo bicchiere, d'ora in avanti, lo userete esclusivamente nelle vostre preghiere);

-una candela bianca in un portacandele sicuro in ceramica o metallo (anche il portacandele lo terrete esclusivamente per il lavoro spirituale);

-un piattino o coppetta con dentro grano, riso o altro cereale crudo.

Se volete, secondo la tradizione, potete aggiungere:

-un piattino di biscotti, dolci, caramelle, frutta secca e/o fresca, cioccolato, fave e altri cereali (tutti cibi senza sale), forme di pane, monete, nastri bianchi, tabacco;

-un bicchiere di vino o di anice o altro liquore;

-un vasetto di fiori freschi bianchi, gialli, arancioni o rossi;

-immagini religiose.

COME SI PROCEDE

Dopo aver lavato la zona, il tavolino e i vari oggetti (bruciate anche della salvia o incenso se volete) stendete il panno sulla superficie: sul fondo ponete le fotografie, i nomi degli Antenati ed eventuali immagini religiose; al centro il bicchiere d'acqua; davanti a voi la candela bianca. Il piatto di grano ed eventualmente quello di dolci, il vino e i fiori sistemateli come volete sull'altare.

Calmate la mente e chinate il capo in segno di rispetto.

Dopo aver acceso la candela leggete lentamente e con rispetto i nomi di tutti gli Antenati.

Dopo aver letto uno per volta tutti i nomi offrite loro una preghiera simile a questa:

"Amati Antenati; Antenati che conosco, Antenati che non conosco. Spiriti Ancestrali e Guardiani della Famiglia, sangue del mio sangue, il cui sangue scorre nelle mie vene; voi che prima di me avete camminato su Madre Terra, e che prima di me siete tornati nel Mondo dello Spirito: uno ad uno io vi ricordo tutti, uno ad uno io vi onoro tutti, uno ad uno io vi ringrazio tutti. Vi offro quest'acqua fresca perché possa purificarvi, guarirvi e colmarvi di pace e felicità. Vi offro la luce e la fiamma di questa candela bianca perché possa colmare le vostre Anime di luce, amore e gioia. Possiate essere illuminati e innalzati nel Cuore di Dio; possiate aiutare, consigliare, benedire e custodire tutte le vostre figlie e i vostri figli che sono qui su Madre Terra. Grazie, Amati Antenati."

Se volete offrite altre preghiere, come tre "Eterno Riposo", oppure dei canti sacri. Se volete restate in meditazione davanti a questo altare mandando pensieri di amore e benedizioni ai vostri Antenati. Augurate loro il bene e pregateli di benedire la terra e le vite di tutti: chiedete loro di donarci buoni pensieri, buoni sentimenti, salute e di aiutarci a fare il bene e ad amare il nostro prossimo.

Lasciate consumare la candela sino alla fine (oppure spegnetela con le dita per riaccenderla il giorno seguente).

Chinate il capo e ringraziate per concludere la preghiera.

Terminata la Festa degli Antenati le offerte andrebbero riciclate nella natura. Potete poi riporre tutto oppure mantenere un semplice altare con solamente le fotografie e i nomi, l'acqua da cambiare settimanalmente e la candela da far bruciare un po ogni giorno (se offrite preghiere quotidiane agli Antenati) oppure nel giorno della vostra preghiera settimanale. A questo, o in alternativa al bicchiere d'acqua e alla candela, potete sempre aggiungere, se volete, dei tradizionali fiori freschi.

Introduzione al lavoro con gli Antenati-la visione dell'Anima nello sciamanismo tradizionale



Ad un certo punto della nostra vita osserviamo come alcune sfide si ripresentino mese dopo mese, anno dopo anno: queste indicano quali sono le lezioni che la nostra Anima ha bisogno di apprendere, spesso con grande impegno. Da dove provengono queste sfide che siamo chiamati a vivere per poter evolvere e trovare armonia? Vengono dagli Antenati. Ciascuno di noi nasce laddove le storie personali, i talenti, le sfide e i traumi degli Antenati possono aiutare la nostra Anima nel suo cammino di crescita.

Così come il nostro corpo ripropone i tratti di sette generazioni precedenti, allo stesso modo ereditiamo parte della nostra personalità e delle nostre sfide da coloro che sono venuti prima di noi. Ma che cosa è davvero un Antenato?


Nello sciamanismo sappiamo che ogni individuo è composto da tre parti:

-da un'Anima eterna, detta anche "del respiro", celeste o di luce, che è quella parte della Grande Anima dell'universo, quella scintilla di Dio, che scende dal Mondo Superiore del Cielo per incarnarsi sulla terra e vivere una vita fisica, di modo da poter evolvere;

-da un'Anima terrena o personale, che potremmo chiamare "persona" o "identità", che iniziamo a sviluppare nel momento in cui siamo concepiti e che facciamo crescere sino al momento della morte fisica-quest'Anima contiene tutti i ricordi e le esperienze della vita che ha vissuto e dopo la morte del corpo fisico resta accanto alla famiglia e risiede nella natura;

-da un'Anima ancestrale, che dopo la morte fisica ritorna nel Mondo di Sotto, locato nel profondo della terra, e che contiene la memoria di tutte le vite che ha vissuto. Solo gli sciamani sanno come parlare con le Anime ancestrali ed eventualmente incontrarle nel loro Mondo, o riaccompagnarvi un'Anima che ha perso la strada.

L'Anima eterna è la nostra vera identità-questa viene dotata di un'Anima ancestrale e sviluppa un'anima terrena allo scopo di ritrovare la sua verità e crescere in saggezza e amore. Mentre la prima e la terza Anima, ovvero quella eterna e quella ancestrale, si reincarnano, l'Anima terrena no: questa resta perennemente nella natura, accanto ai suoi discendenti, ed è quell'energia che noi chiamiamo Antenata/o.

Un Antenato è vita venuta prima di noi, è fuoco eterno divenuto terra e sempre presente nella natura; specialmente, è l'energia che ci è stata trasmessa in questa vita, la scintilla dentro le cellule del nostro corpo, e la forza del nostro sangue. Gli Antenati sono gli spiriti che vivono dentro di noi, e attorno a noi nella natura: rispondono quando il loro nome viene pronunciato, come pure ad un pensiero fatto verso di loro, e sono resi felici dalle nostre preghiere, dai nostri gesti d'amore e dalle nostre offerte in loro onore.

Gli eventi traumatici della loro vita che non sono stati raccontati, completati e guariti, vengono trasmessi alla generazione successiva. Dunque, mediante il nostro impegno personale e il nostro amore, noi possiamo purificare e liberare i nostri Antenati e donare pace e felicità a tutta la nostra famiglia, in questo mondo e nell'altro. Loro ci assistono con amore proprio per questo: perché conoscono la nostra Anima, conoscono le sfide umane che ci troviamo ad affrontare, e dalla loro dimensione di luce possono consigliarci mediante intuizioni e sogni, e specialmente possono benedirci e proteggerci.

giovedì 15 ottobre 2015

La Profezia dell'Arcobaleno Rotante

"Quando il Tempo del Bisonte Bianco starà per avvicinarsi,la terza generazione dei figli degli Occhi Bianchi si lascerà crescere i capelli e parlerà d'amore come possibilità di guarigione per i Figli della Terra. Questi figli saranno alla ricerca di nuovi modi per comprendere se stessi e gli altri. Essi indosseranno piume e pietre e si dipingeranno il volto. Essi cercheranno gli Anziani della Razza Rossa e attingeranno alla fonte della loro saggezza. Questi figli dagli occhi bianchi saranno il segno che gli Antenati stanno facendo ritorno, all'interno di corpi bianchi ma con l'anima Rossa. Essi impareranno a camminare su Madre Terra in perfetta armonia e riformeranno le idee dei capi bianchi.

Questi figli verranno messi alla prova, proprio come nei tempi antichi in cui abitavano corpi Rossi tramite l'uso di sostanze innaturali come i superalcolici per vedere se saranno in grado di rimanere sul Sentiero Sacro.

La generazione dei Figli dei Fiori ha risposto a questa parte della profezia e alcuni di loro sono rimasti sul Sentiero Sacro. Altri si sono persi per un certo periodo di tempo e stanno ritornando ora alla vita naturale. Alcuni sono rimasti delusi e hanno dimenticato gli alti ideali che li animavano quando i loro cuori erano giovani, ma altri ancora si stanno risvegliando e riappropriando del ricordo.



Dopo il ritorno del Bisonte, la generazione seguente a quella dei Figli dei Fiori avrebbe visto l'alba del Quinto Mondo della Pace.

 

Nonna Cisi chiamava l'inizio dì questo Quinto Mondo il pony barcollante che, appena nato, cercava di stare in piedi. Ella disse che il tentennamento sarebbe stato percepito da Madre Terra e che si sarebbero verificati alcuni mutamenti nel suolo e nelle acque. Nei Figli della Terra questa oscillazione avrebbe creato un rimescolamento di emozioni e di sensazioni che avrebbero favorito l'accelerazione del ricordo. Nello Stato di Sonno e nello Stato di Sogno di questi novelli Guerrieri dell' Arcobaleno si sarebbero affacciati sogni multicolori che li avrebbero aiutati ad imparare a Camminare in Equilibrio. I mutamenti di Madre Terra avrebbero spaventato i suoi figli, ma solo per portare alla comprensione e all'unità di Un solo Pianeta -Un solo Popolo.

L'Arcobaleno Rotante apparirà nella forma di un parelio a coloro che saranno pronti per vederlo. Il parelio è un Arcobaleno a Cerchio completo attorno al sole che irradia una luce bianca nelle Quattro Direzioni. Il parelio è un fenomeno naturale molto raro. il nome (Sun-Dog, n.d.e.) è stato dato dai Nativi Americani, ma ora viene usato dagli scienziati di tutto il mondo. Durante il Tempo del Bisonte Bianco il parelio sì vedrà molte volte e questo sarà il segno nel Linguaggio del Cielo che i Sacri Insegnamenti Segreti potranno essere condivisi con tutte le razze. I Figli della Terra si prenderanno la responsabilità degli insegnamenti e il processo della guarigione entrerà in pieno fervore.

Molti ricorderanno lo scopo del loro Cammino Terrestre e impareranno a sviluppare le proprie facoltà per assistere l'umanità intera. La verità abbatterà i muri della separazione e la bontà avrà la meglio. Alcuni dettagli riguardanti i mutamenti della Terra appariranno nei sogni di coloro a cui verrà consigliato di spostarsi in luoghi più sicuri. Ad altri verrà detto che i loro talenti saranno necessari proprio nelle aree in cui si verificheranno i cambiamenti.

Ognuno dovrà fidarsi delle proprie visioni personali e seguire il proprio cuore per poter prestare il proprio servizio al piano universale. Ogni individuo sarà in grado di usare i propri talenti con gioia, prendendo parte in modo equanime all'abbondanza creata da tutte le persone che lavorano assieme.

Gli altri insegnamenti della profezia dell'Arcobaleno Rotante verranno rivelati in seguito, quando più persone si saranno risvegliate al potenziale che hanno in sé".





Profezia Seneca dell'Arcobaleno Rotante-riportata da Jamie Sams.

lunedì 12 ottobre 2015

I Guerrieri dell'Arcobaleno

“Gli antenati  narravano che esseri dalla pelle chiara sarebbero giunti dal mare orientale su grandi canoe mosse da immense ali bianche, simili a giganteschi uccelli. Le persone scese da queste grandi imbarcazioni sarebbero state anch'esse simili a uccelli, ma avrebbero avuto i piedi di due diverse forme: uno di colomba, l’altro di aquila. Il piede di colomba rappresenterebbe una nuova splendida religione di amore e gentilezza, mentre quello di aquila rappresenterebbe l’avidità per le ricchezze materiali, l'arroganza tecnologica e la perizia guerriera.

Per molti anni il piede artigliato dell'aquila avrebbe dominato perché, sebbene questo nuovo popolo avesse parlato molto della nuova religione, non tutti i visi pallidi vivevano secondo i suoi dettami; avrebbero invece artigliato gli indiani col loro piede di aquila, uccidendoli, sfruttandoli e infine riducendoli in schiavitù. Dopo aver offerto una certa resistenza a quella sopraffazione, gli indiani avrebbero perso il coraggio, finendo per lasciarsi sospingere come un gregge e segregare in territori angusti per molti, molti anni.

Poi però sarebbe venuto il tempo in cui la Terra si sarebbe ammalata a causa dell'avidità senza freni della nuova civiltà. Liquidi e metalli mortiferi, aria irrespirabile per fumi e ceneri, e persino la pioggia, anziché purificare la Terra, avrebbe riversato gocce avvelenate di piombo. Gli uccelli sarebbero caduti dal cielo, i pesci sarebbero venuti a galla col ventre per aria e tutte le foreste avrebbero incominciato a morire. Quando queste previsioni avessero cominciato ad avverarsi, il popolo indiano si sarebbe trovato al colmo della miseria, ma in seguito dall'Oriente sarebbe giunta una nuova luce e gli indiani avrebbero incominciato a ritrovare la forza, l’orgoglio e la salvezza.

La leggenda continuava dicendo che essi avrebbero avuto dalla loro molti fratelli e sorelle visi pallidi: le reincarnazioni degli indiani uccisi o ridotti schiavi dai primi colonizzatori bianchi. Sì diceva che le anime di costoro sarebbero tornate in corpi di tutti i colori, rossi, bianchi, gialli e neri. Insieme e uniti, come i colori dell’arcobaleno, costoro avrebbero insegnato a tutte le genti del mondo come amare e rispettare la Madre Terra, della cui sostanza siamo fatti anche noi umani. Sotto il simbolo dell'arcobaleno, tutte le razze e tutte le religioni del mondo si sarebbero unite per diffondere la grande saggezza della vita nell'armonia tra gli esseri umani e di questi con tutto il creato. Coloro che insegnavano questo credo sarebbero stati chiamati i "Guerrieri dell'Arcobaleno".

Pur essendo guerrieri, avrebbero contenuto in sé gli spiriti degli antenati, avrebbero portato la luce della conoscenza nella mente e l'amore nel cuore. Non avrebbero fatto del male a nessun essere vivente. La profezia terminava affermando che, dopo una grande battaglia, grazie alla sola forza della pace, questi Guerrieri dell'Arcobaleno avrebbero finalmente troncato l’opera di distruzione e dissacrazione della Madre Terra e che la pace e l’abbondanza avrebbero regnato per una lunga, felice e pacifica età dell'oro qui sulla Terra.”


riportata da Chris Morton e Ceri L. Thomas nel libro "Il mistero delle 13 chiavi", Sonzogno 1999